Etologia

Etologia

Il comportamento dei Cetacei

I Cetacei sono, tra i mammiferi, i più difficili da studiare dal punto di vista comportamentale, poiché trascorrono gran parte della loro esistenza sotto la superficie dell'acqua riemergendo solo durante l'atto respiratorio.
Gli sforzi dei ricercatori, che dedicano gran parte del loro tempo allo studio di questi animali, ci permettono di capire a poco a poco molti dei loro segreti e di entrare a far parte, in modo discreto, del loro fantastico mondo. Naturalisti e biologi, attraverso l'utilizzo di idrofoni, di trasmettitori satellitari, ma soprattutto trascorrendo moltissime ore in mare osservando balene e delfini, riescono a studiarne e interpretarne alcuni comportamenti.

I Gruppi

Alla base dello studio etologico c'è l'analisi dei legami sociali all'interno dei gruppi. I membri di uno stesso clan cooperano nello svolgimento di attività come la pesca, la difesa, l’attacco e la protezione degli individui più deboli. Gli individui all’interno dei gruppi possono avere dei ruoli prestabiliti, alcuni delfini ad esempio svolgono il ruolo di informatori esplorando zone nuove e segnalando la presenza di pericoli. Il legame più duraturo è quello madre-figlio, ma anche il legame tra due individui maschi che hanno raggiunto l’età riproduttiva è molto stabile. Gli Odontoceti si organizzano in gruppi matriarcali in cui le femmine, spesso di una o due generazioni, restano con la delfina più anziana. All' interno dei gruppi di femmine gravitano i piccoli di entrambi i sessi e le femmine sub-adulte. I maschi sub-adulti invece tendono a formare piccoli gruppi autonomi. I maschi in età riproduttiva si muovono invece indipendentemente. 


La Comunicazione

 

come parlano i delfiniLa grande socialità dei Cetacei implica un'altrettanta spiccata capacità comunicativa che si manifesta soprattutto negli Odontoceti.
Questi sono infatti in grado di produrre una vasta gamma di segnali sonori che spaziano dai 500 ai 25.000 cicli al secondo. I suoni, prodotti nella regione delle sacche nasali, possono essere distinti in 2 categorie: i fischi a frequenza modulata e pernacchiette dette BPS (Burst Pulsed Sounds), composti da una serie continua e veloce di suoni, ed entrambi utilizzati nella comunicazione, diversi dai click utilizzati per il biosonar.
Ciascuna specie possiede delle vocalizzazioni tipiche. I suoni oltre ad essere utilizzati per la funzione fondamentale della comunicazione (fischi), manifestano emozioni ed umori (BPS), dando prova definitiva dell’esistenza di un linguaggio sociale, ad ogni segnale sonoro corrisponde una precisa risposta, sia in termini di vocalizzazioni che di azioni.
I delfini sono in grado di produrre dei “fischi firma” tipici ed unici per ogni singolo esemplare, permettendo loro di chiamarsi per nome e di riconoscersi.
Specie di cetacei come le Orche sono addirittura in grado di sviluppare un ‘dialetto’ del tutto particolare e tipico del gruppo che permette agli esemplari della stessa comunità di comunicare correttamente tra loro e di riconoscere gli individui ‘invasori’ che non sono in grado di parlare ‘la lingua del posto’.


Il Gioco


salti tuffi e giochi di delfini in libertàTra le più spettacolari attività di superficie troviamo i salti, gli avvitamenti, gli schiaffi all'acqua, questi comportamenti sono spesso difficilmente interpretabili; forse sono dettate da esigenze alimentari, da necessità riproduttive o sono dimostrazioni di forza ma spesso sono semplicemente dei giochi esuberanti o un simpatico modo per dimostrare a noi umani la loro energia e vitalità.
Tra i comportamenti più diffusi abbiamo: il breaching (salto in aria ricadendo in acqua con un tuffo), il lobtailing (schiaffo dell'acqua con la pinna caudale), lo Spy-hopping (emersione verticale con la testa fuori dall'acqua per "dare un'occhiata"), il Wake riding e Bow riding (nuoto rispettivamente sulla scia delle navi e sulle onde di prua delle barche).

Torna alla Guida dei Cetacei